MESE: settembre 2016
DIFFICOLTA’: EE
VALUTAZIONE: ****
PREPARAZIONE FISICA/TECNICA: **
DISLIVELLO: 500mt
TEMPO: 4 h ( facendo il circuito ad anello, passando per Plan Maison)- sentiero n.16
L’incommensurabile bellezza di questa escursione è fornita principalmente da due aspetti che lo caratterizzano: 1. La maestosità del Monte Cervino, possente vetta che ci domina lungo tutto il percorso senza mai sparire alla nostra vista, 2. Il colore verde – turchese del Lago Goillet, talmente luminoso e intenso da dare l’impressione di essere entrati in un dipinto di Van Gogh!
Siamo partiti da Breuil Cervinia, località montana della Valtournanche prettamente turistica e, quasi deserta durante i mesi estivi, in tarda mattinata, dopo aver lasciato l’auto in un grande parcheggio vicino al centro storico. Per imboccare il sentiero che conduce al Lago Goillet bisogna superare a piedi il centro, salire delle scalette e dirigersi verso la stazione a valle della teleferica che porta a Plan Maison. Costeggiare sul lato destro la stazione della teleferica in direzione Hotel Petit Palais e proseguire sulla strada sterrata fino ad incontrare le indicazioni del SENTIERO N. 16, che, in circa 2 ore, di salita a tratti abbastanza ripida, ci conduce al lago a quota 2516 mt.
Dall’Alpe Suche al lago Goillet il sentiero diventa meno ripido, si cammina in mezzo a verdi pascoli e fiori di montagna, con l’occhio continuamente attratto dalla splendida vista del Cervino, che domina imponente con la sua forma elegante e la vetta innevata. La giornata era limpida e molto soleggiata, soffiava un fresco venticello, aria da nevai perenni, che ci aveva obbligati a indossare pile e giacca a vento. Di fronte a noi si stagliava il manto bianco e immacolato del ghiacciaio del Plateau Rosà, eden per gli sciatori di tutta Italia, e i cavi degli impianti di risalita erano ben visibili sopra le nostre teste, ma, ammetto, che non scontravano troppo con la bellezza del paesaggio.
L’impressione che ho avuto durante tutta l’escursione, era quella di sentirmi continuamente abbracciata e protetta da questo anfiteatro di montagne innevate. Personalmente, poi, quando vedo neve, in special modo la neve perenne, io riesco a commuovermi! Inoltre, i contrasti cromatici tra il blu del cielo, il verde dei prati, il giallo dei fiori, il turchese dell’acqua del lago, e il bianco ottico dei nevai, rendeva il paesaggio quasi irreale: sembrava di essere entrati senza chiedere il permesso al pittore… dentro un dipinto ad olio! Colori intensi, forti, compatti… intrisi di… luce! Prima di giungere al lago, che si nasconde fino all’ultimo, in modo da offrire all’escursionista un vero “effetto sorpresa”, siamo stati accolti da forti raffiche di vento freddo e poi… ecco apparire dinnanzi a noi uno specchio d’acqua dal colore inimmaginabile (mi auguro che la foto renda l’idea!), sulla cui superficie si rifletteva con i suoi 4478 mt. l’imponente e affascinante Cervino.
Il Goillet è un lago artificiale di 12 milioni di metri cubi d’acqua. La sua formazione risale al periodo 1939-1948, con un’opera monumentale, venne realizzata la diga per la regolazione dell’energia idraulica disponibile nell’arco dell’anno e, che oggi fornisce l’acqua per l’innevamento artificiale delle piste da sci. Dopo una breve sosta ristoratrice (è consigliabile portarsi pranzo dal sacco perché non ci sono punti di ristoro lungo il sentiero) siamo ripartiti alla volta di Plan Maison, la stazione a monte degli impianti di risalita di Cervinia. Abbiamo costeggiato
l’imponente diga e, passando sotto il Cervino, siamo giunti a Plan Maison: se si riflette bene si percorrono a piedi i prati che durante l’inverno sono le famose piste da sci di Cervinia… ammetto che tale entusiasmo può capirlo solo un compagno… sciatore!! La discesa è un po’ ripida, e, il supporto dei bastoncini da trekking risulta molto utile per alleggerire lo sforzo sulle articolazioni delle ginocchia… Essendo il percorso ad anello, il rientro avviene sempre nel centro di Breuil Cervinia, da dove si raggiunge il parcheggio iniziale.
CONSIDERAZIONI: tenendo presente che la salita alpinistica al Cervino risulta un’impresa titanica, riservata solo a pochi abili ed esperti alpinisti, per la sua estrema difficoltà e pericolosità… questo itinerario permette di godere della bellezza di questa montagna avvicinandosi davvero molto ad essa, tanto da avere l’impressione di poterla toccare… inoltre, il fatto di esser dominati per 4 ore di cammino da essa riesce a riempire di gioia l’animo di qualsiasi escursionista amante della natura incontaminata.