MESE: luglio 2017
VALUTAZIONE: ***
DIFFICOLTA:/
TEMPO: 1 ½ ora A/R
DISTANZA: circa 7 km
CONSIGLIATO PER PASSEGGINI, BEBE’ E BIMBI PICCOLI
Ciao a tutti! Dopo una breve … pausa bebè… eccoci tornati più in forma che mai e con un meraviglioso partecipante in più nella nostra famiglia e nei nostri giri in montagna: la nostra piccola Matilde!!
L’itinerario, che sto per descrivere, mi sta molto a cuore, in quanto, lo percorro quasi ogni giorno con la carrozzina e la mia piccola di soli tre mesi. Essendo nata , Matilde, in aprile, portarla al mare in questa calda estate era impensabile, quindi ho deciso di esplorare assieme a lei il nostro altopiano carsico, che offre alcuni bei sentieri rilassanti, ombreggiati e carrozzabili da sfruttare in compagnia di un neonato! J
Inizieremo questo nuovo paragrafo di Saporedipietra, intitolato “A spasso con passeggini e bebè”, con il sentiero dedicato a Robert Baden-Powell (1857-1941), fondatore del movimento scoutistico mondiale.
Fu un educatore e scrittore inglese e, nella sua carriera, gli furono conferiti diversi nomi, tra cui “ B.-P.” come ancora oggi viene chiamato tra gli scouts, “Mhala Pati”, durante il suo soggiorno in India, cioè colui che si stende sulla schiena prima di sparare. Gli Ashanti lo soprannominarono “l’uomo dal cappello grande”, e i Matabeele lo chiamarono “Impeesa”, ossia “lupo che non dorme mai”. Nel 1909 fu nominato Baronetto, diventando Sir Robert Stephenson Smith Baden-Powell… e se fino adesso pensavo che la nostra Matildina con il suo lungo cognome avrà seri problemi ad impararlo a scrivere…ora mi accorgo che nella storia è esistito un uomo, che, in fatto di cognome se la passava peggio… J
Accantoniamo le notizie storiche, e su Baden Powell ce ne sarebbe da parlare, anche riguardo al suo metodo educativo, che viene spesso affiancato alla pedagogia di Don Bosco, per creare un bel parallellismo…ma non mi dilungherò in lezioni di pedagogia, non è il blog adatto!!!
Parliamo ora del nostro ITINERARIO! Il sentiero si sviluppa quasi completamente nel bosco di pini, faggi e roverelle, che circonda il Tempio Mariano (santuario dedicato alla VergineMaria) di Monte Grisa (330mt). Questa chiesa è simpaticamente soprannominata dai triestini ”el formaggin”, cioè “il formaggino”, per la sua insolita forma che ricorda il triangolino dei formaggini Milkana …ma senza la punta!!!
Il sentiero e’ molto adatto a passeggiate con passeggini e bambini piccoli, in quanto la strada ombreggiata è per tre quarti asfaltata e solo l’ultimo quarto è costituito da uno sterrato molto unforme e facilmente percorribile con il mezzo. Il sentiero fa parte di un itinerario ad anello, che si ricongiunge alla panoramicissima Strada Napoleonica e al Sentiero Nicolò Cobolli, per una lunghezza totale di circa 9 km. Purtroppo, la stupenda Napoleonica, ha uno sterrato troppo grossolano, quindi, poco indicata da percorrere con il passeggino… noi ci abbiamo provato, ma abbiamo dovuto desistere, in quanto Matilde esprimeva con un sonoro pianto il suo disappunto!!!
Il sentiero Baden-Powell si può imboccare da due direzioni:
-
Dal quadrivio di Opicina, seguire in auto direzione Prosecco, ad un certo punto ben dopo aver superato il benzinaio a sinistra, si continua dritti per la strada principale fino a vedere sulla sinistra un deposito caravan e roulotte, a destra si imbocca la Via Carsia. Consigliamo di parcheggiare l’auto a sinistra, a fianco del deposito. Da qui inizia il percorso, contrassegnato anche dalla tabella nominativa.
- l’altra opzione, quella che personalmente preferisco, è quella di arrivare con l’auto fino all’ ombreggiato parcheggio del santuario di Monte Grisa , e da qui salire il sentiero, che inizialmente coincide con il percorso della Via Crucis.
Possiamo proprio dire che è stato il “battesimo” delle camminate in Carso della nostra piccola Matilde. A un mese di vita, in carrozzina, abbiamo osato questo sentiero per la prima volta e posso confermare che si tratta di un toccasana per trovare refrigerio vicino a casa nelle afose giornate estive! In più, punto a favore da non sottovalutare, sotto alla Chiesa si trova una caffetteria (che prepara anche pranzi…e cene) molto ben gestita, e le vicine toilettes, munite di fasciatoio, davvero pulite!
Noi solitamente partiamo da Monte Grisa, il parcheggio è più ampio ed agevole. Dopo un brevissimo tratto in leggera salita scoperto dagli alberi e, parecchio soleggiato in estate, si entra subito nel bosco, che dapprima è caratterizzato da grandi pini e alberi aghifoglie, i quali, man mano che ci si addentra, lasciano spazio a faggi e roverelle. E’ meraviglioso venir avvolti dall’intenso profumo di resina e sentire in lontananza il canto delle timide cicale… Essendo molto lontano dalla strada trafficata, in questo angolo di Paradiso, la natura la fa ancora da padrona! Fortunatamente si tratta di un sentiero che, nonostante la sua fama e frequentazione da parte dei triestini, non è stato usurpato e riesce ancora a regalare un momento di pace, immersi in un ambiente selvatico ancora abbastanza incontaminato. Ovviamente, per salvaguardare questa bellezza, non sono state poste panchine o aree pic-nic lungo il tragitto. Dovete allattare? O vi sedete per terra, o su qualche rara roccetta, o lo fate in piedi … oppure bisogna aspettare di tornare nella zona caffetteria, dotata di tavoloni in legno e comode panche!
Il percorso si sviluppa su leggeri saliscendi, fino ad arrivare ad una sorta di quadrivio in mezzo al bosco, dove si congiungono vari sentieri. A questo punto ( in loco si nota anche un grande pannello con la mappa di dove ci troviamo), girando a sinistra e prendendo il sentiero che scende leggermente, si arriva fino alla strada statale, e, attraversando la strada, se si decidesse di continuare lungo la Via Carsia si raggiungerebbe il centro dell’abitato di Opicina.