I CADINI DI MISURINA- ESCURSIONE DAL RIFUGIO COL DE VARDA (mt.2115) AL RIFUGIO CITTA’ DI CARPI (mt.2110)
MESE: luglio 2019
VALUTAZIONE: ****
TEMPO: 1 ora /1 ora e mezza con bimbi piccoli
DISLIVELLO: 200 mt.
DIFFICOLTA’: media/bassa
COMMENTO: escursione, che noi consigliamo a famiglie con bambini piccoli e grandi, per i meravigliosi panorami che propone e per gli aspetti naturalistici molto diversificati, che offre l’itinerario. Preferibilmente da utilizzare lo zaino portabambino, sconsigliato il passeggino da trekking, in quanto il sentiero sterrato è caratterizzato in certi punti da pendenze abbastanza ripide.
Ed eccoci di nuovo, dopo tanto tempo, pronti a ripartire…non più soltanto in due, bensì in tre! Ormai anche la nostra piccola Matilde ha cominciato ad accompagnarci nelle escursioni montane leggermente più impegnative, deliziandoci con le sue espressioni di sorpresa, con i suoi pianti di stanchezza e con gli sguardi curiosi di una bimba di due anni, circondata da nuovi stimoli, a cui non è abituata…ogni giorno una nuova scoperta, ogni giorno un piccolo, grande traguardo raggiunto, ogni giorno una perla in più che ci arricchisce tutti…
Ebbene, descriviamo ora questa interessante e non difficile escursione. Siamo partiti dal parcheggio, situato alla base dell’impianto di risalita Col de Varda, presso il Lago di Misurina (mt.1754). Siamo saliti con la seggiovia , fino a raggiungere il Rifugio Col de Varda ( tel.0435-39041, dove si può mangiare e anche pernottare), situato a 2115 mt. Attorno al rifugio c’è uno spiazzo erboso, misto ghiaietta, dove si può sostare ad ammirare lo splendido panorama circostante, che spazia dal maestoso massiccio del Cristallo, continuando per il gruppo delle Marmole e il Sorapiss, fino al Monte Piana e al Parco Naturale delle Tre Cime di Lavaredo (non visibili direttamente da qui).In questo pianoro i bimbi possono correre liberamente, e come abbiamo fatto con Matilde, esplorare i fiori di montagna: la genzianella ( specie protetta in via di estinzione), il rododendro, la pratolina, e il nontiscordardime, tutto questo prima di intraprendere il sentiero ,che conduce al Rifugio Città di Carpi, situato sul versante opposto.
C’è un pannello molto evidente, che indica l’inizio del sentiero, dapprima si scende per una strada sterrata fino a trovarsi ad un bivio, andando dritti si scende, ed in circa 45 minuti si arriva al lago ( sentiero n.120), svoltando a sinistra e seguendo la freccia Città di Carpi, si prosegue verso l’altro rifugio.
Si costeggia leggermente la montagna, seguendo una grande curva ,questa prima parte è tutta in discesa prevalentemente, ad un certo punto c’è una piccola piazzola con panchina che permette un apprezzato momento riposo/foto, alla propria destra si apre il meraviglioso massiccio del Sorapiss, mentre a sinistra si cammina proprio sotto le pareti rocciose dei Cadini di Misurina, affascinanti falesie, dove si possono osservare i fenomeni di erosione dell’acqua e del vento. Lungo il pensiero, ci circondano cespugli di pino mugo ( attenzione alle vipere, che amano annidarsi all’interno!), e conifere ad alto fusto. Ad un certo punto si raggiunge una specie di sella (Bus di Pogofà, a quota 1930 mt.), la quota più bassa del percorso, da cui si diramano vari sentieri. Noi si prosegue sempre verso il Città di Carpi/Forcella Maraia, e da qui in poi si inizia a salire, il sentiero entra in un bellissimo bosco di abeti e conifere e l’aria diventa più frizzante. L’ultima parte del sentiero, è nuovamente scoperta dalla protezioni degli alberi, si aprono distese di prati con fiori multicolore, e abbastanza esposta al vento. Ancora un piccolo sforzo ed ecco che si staglia , esttamente sotto ai Cadini, il Rifugio Città di Carpi (tel.0435-39139). Dal Rifugio si ammirano il Sorapiss, le Marmole, le Tofane il Cristallo e la Croda dei Toni. Il panorama è mozzafiato, abbiamo gustato un buon the alla frutta e una meravigliosa fetta di crostata preparata dai gestori del rifugio, servizio e cortesia ottimi!
Dopo una sosta di un’oretta a giocare con cagnolini, a fare foto e a guardare libri di montagna, ci siamo rimessi lo zaino in spalla e siamo tornati indietro dallo stesso sentiero, siamo arrivati giusti giusti al rifugio Col de Varda per prendere l’ultima seggiovia, l’impianto chiude alle 17.30.
Una gita piena di belle emozioni!