MESE: luglio 2021
VALUTAZIONE. ****
TEMPO TOTALE: 3 h
DISLIVELLO: 200 m./ 250 m. fino alla Forcella Nauleni
PUNTO D’APPOGGIO : RIFUGIO TITA PIAZ (PASSO PURA),Via San Valentino, 33021, Ampezzo (Ud), Telefono: 3391378897, contatti: info@rifugiotitapiaz.com, http://www.rifugiotitapiaz.it/
COMMENTO: bella escursione, per la maggior parte, che si sviluppa in un bosco di abeti rossi, e attraversa una verdeggiante radura fiorita, Consigliato per FAMIGLIE CON BAMBINI (bimbi che camminano o zaino porta bebè) e per gli AMANTI DEL SILENZIO e dei SUONI DELLA NATURA
Come arrivare:
Situato in una bellissima posizione sul Passo Pura, tra i Monti Nauleni e Tinisuta, il rifugio è raggiungibile dalla frazione La Maina di Sauris, seguendo la strada sulla Diga del Lumiei che dopo diversi tornanti conduce al Passo e quindi al rifugio. Oppure da Ampezzo (statale carnica 52), al km 35,9 presso l’Osteria del Pura, svoltare a destra per Passo Pura.
Il percorso che abbiamo scelto parte dal Rifugio, dedicato all’alpinista e guida alpina Giovanni Battista Piaz (detto Tita), situato a 1417 m. di altitudine, e provvisto di un ampio parcheggio, in cui lasciare l’auto e comodamente partire per numerose escursioni.
Noi, abbiamo seguito il consiglio, del gentilissimo gestore del Rifugio, e, essendo il tempo incerto, e avendo l’intenzione di far camminare anche la nostra bimba, abbiamo intrapreso il percorso verso la Casera Nauleni ( 1639 m.) : bello in salita il tratto fino alla casera, molto ombreggiato, piacevole e non eccessivamente lungo da percorrere, considerando le soste.
Il sentiero parte dietro al Rifugio (inizio: guardando il rifugio, sulla, è ben segnato con i segnavia rossi e bianchi del C.A.I, al primo incrocio si segue la tabella con l’indicazione Casera Nauleni (sentiero CAI 238). Si attraversa un bosco di abete rosso, molto fresco e verdeggiante, che colpisce per i molti alberi, sradicati, causa agenti atmosferici, che giacciono lungo il sentiero, che, comunque risulta facilmente percorribile, ben segnato, solo, tutto in salita fino al pianoro. Il bosco si presta a incuriosire molto i bambini, grazie alle strane forme dei tronchi d’albero, alle enormi radici sradicate dal terreno che prendevano forme e pieghe strane, tanto che, a noi, ricordavano le tane dove si riparano gli orsi…
Arrivati sulla radura si intravede la Casera in lontananza, si scende una dolce discesa, disseminata di ranuncoli Bottondoro gialli (bellissimi! tantissimi!) fino a raggiungere il ricovero. Prima di arrivare alla casera, ci ha colpiti un cartello, appeso alla porta della stalla vicino “Attenzione! non avvicinarsi ai cavalli”: ahimè, quel giorno purtroppo, i cavalli non c’erano, ma, al rifugio ci hanno detto che solitamente alla Casera Nauleni portano i cavalli d’estate e li lasciano pascolare là, in modo da vederli quando si fa l’escursione.
Dovremmo ritornare ci siamo detti! Quest’anno l’inverno è stato lungo e freddo, a maggio avevano ancora metri di neve fuori dal rifugio…ecco perché, mucche e cavalli non sono ancora stati portati al pascolo…
Alla Casera Nauleni, abbiamo fatto una piccola sosta merenda, c’è una comoda panca per sedersi, e, dopo aver esplorato l’interno della casera, molto funzionale e ben attrezzata, con cucina, tavolo, panche e tre reti letto. ci siamo rimessi in cammino. Tantissime le farfalle lungo il percorso, ad un certo punto nostra figlia se ne portava tre sulla mano!
Dalla casera due sono le opzioni : o si prosegue dritti avanti lungo il sentiero, fino ad incontrare la carrareccia (strada forestale), che, compiendo un giro ad anello riporta al rifugio…oppure, come abbiamo fatto noi si piò tornare indietro, sui passi dell’andata, e al bivio con il cartello Giro delle Creste – Forcella Nauleni, si segue l’indicazione. Il sentiero monta ancora in salita per un po’, fino a raggiungere la forcella, con panche e belvedere, dove il panorama spazia sulla valle del Tagliamento e in lontananza, si può ammirare il Monte Amariana ergersi, sempre che non sia coperta dalla solita nuvoletta che le fa da cappello!
Dopo la sosta per “rifarsi gli occhi”, si scende dallo stesso sentiero dell’andata, si raggiunge nuovamente il bivio col sentiero CAI 238, e si scende nuovamente per il bosco di abete rosso, stesso percorso della salita!
Arrivati al rifugio affamati, siamo stati coccolati da un ottimo tagliere di formaggi e salumi di sauris (meravigliosi!), seguiti da un Tiramisù e una Crostata con la marmellata di Tarassaco, a dir poco eccezionali!!
La giornata, poi, può concludersi, prendendo l’auto, dirigendosi a vedere il bellissimo lago di Sauris, attraversando due gallerie nella roccia molto suggestive, fino a raggiungere l’abitato di Sauris, dove immancabile è la sosta allo spaccio Wolf!
Escursione di giornata molto simpatica, bel contesto naturale, grande silenzio e relax, consigliata alle famiglie perché non difficile.
ALTRI PERCORSI (di quota):
Sentiero Tiziana Weiss, Carnia Trekking, Sentiero Naturalistico Flobia, Anello delle Creste, Via ferrata: le creste del cielo al monte Tinisa 2100 m. (EEA), Anello del monte Colmajer 1850.
Principali ASCENSIONI:
Monte Tinisa, Monte Nauleni e Monte Sesilis
Da riproporre con i nonni!